L’aliquota del 5% può riferirsi a due contesti molto diversi nel panorama fiscale italiano: da un lato, riguarda l’IVA su alcuni beni e servizi essenziali; dall’altro, è collegata al regime forfettario per nuove attività, previsto per professionisti e imprese che rispettano determinati requisiti. In questo articolo esploreremo entrambi gli ambiti, analizzando i casi specifici, i requisiti e le fonti ufficiali.
1. Aliquota IVA del 5%: su quali prodotti si applica?
L’aliquota IVA ridotta al 5% è applicata a determinati beni e servizi con valore sociale o sanitario. Secondo la normativa italiana, questa aliquota mira a rendere più accessibili alcuni prodotti fondamentali. Ecco una panoramica delle categorie principali:
Dispositivi medici per diabetici
Strisce reattive, aghi, penne per insulina, glucometri, lancette pungidito.
Alimenti a fini medici speciali
Prodotti per soggetti con intolleranze gravi, celiachia o malattie metaboliche rare.
Protesi e ortesi personalizzate
Plantari, tutori, carrozzine e ausili su misura per la disabilità.
DPI in situazioni emergenziali
Mascherine chirurgiche e FFP2, durante periodi di emergenza sanitaria.
Per un approfondimento normativo completo, ti consigliamo la lettura di questa guida su quando si applica l’aliquota del 5% di Fiscozen, che chiarisce i prodotti e le condizioni richieste.
2. Regime forfettario: cos’è l’aliquota del 5%?
In ambito fiscale, l’aliquota del 5% assume anche un significato diverso: si applica al reddito imponibile dei nuovi contribuenti nel regime forfettario. Secondo la legge 190/2014 (modificata più volte), chi avvia una nuova attività può beneficiare, per i primi 5 anni, di una tassazione sostitutiva ridotta.
Chi può accedere all’aliquota del 5%?
Per ottenere il regime agevolato al 5%, il contribuente deve rispettare alcune condizioni fondamentali. Secondo quanto riportato nella guida ai requisiti di accesso al 5% forfettario pubblicata da FidoCommercialista, le principali sono:
- Non aver esercitato attività nei tre anni precedenti
- Non essere la continuazione di attività svolta da altri (es. da familiari)
- Non aver superato il limite di 85.000 € di ricavi
- Non aver avuto rapporti di lavoro subordinato con lo stesso committente
Per l’elenco completo dei criteri, puoi consultare anche la pagina dell’Agenzia delle Entrate sul regime agevolato al 5%.
Attenzione: non sempre è applicabile
È importante sapere che non tutti i nuovi forfettari possono accedere all’aliquota del 5%. Secondo quanto riportato da Fisco e Tasse, chi proviene da un’attività già aperta in regime ordinario potrebbe non averne diritto, anche se passa al forfettario. In questi casi si applica direttamente l’aliquota ordinaria del 15%.
Come si calcola l’imposta al 5%?
Nel regime forfettario, il calcolo dell’imposta è semplice:
- Si applica un coefficiente di redditività (es. 78% per i professionisti)
- Si calcola l’imponibile netto
- Su questo si applica l’aliquota del 5% nei primi 5 anni (se spettante)
Esempio pratico:
- Fatturato annuo: 40.000 €
- Redditività 78% → imponibile: 31.200 €
- Aliquota 5% → imposta sostitutiva: 1.560 €
Vantaggi e svantaggi dell’aliquota al 5%
Vantaggi
Minore carico fiscale, contabilità semplificata, nessuna ritenuta d’acconto, versamenti trimestrali opzionali.
Svantaggi
Non si può detrarre l’IVA sugli acquisti, limiti di spesa, non valida per alcune categorie (es. professionisti con committenti unici).
Domande frequenti
- Posso passare dal 15% al 5%?
Solo se non hai già esercitato attività simili nei 3 anni precedenti e hai i requisiti. - L’aliquota al 5% vale per sempre?
No, è valida solo per i primi 5 anni, poi si passa al 15%. - Posso cumulare più agevolazioni?
Dipende dal tipo di attività. Alcuni incentivi sono compatibili, altri no.
Conclusione
L’aliquota del 5% ha due grandi applicazioni: l’IVA ridotta su beni sanitari e assistenziali e l’imposta sostitutiva per le nuove attività in regime forfettario. Entrambe sono misure pensate per sostenere le fasce più fragili e chi avvia un’attività autonoma.
Ti consigliamo di verificare sempre con l’Agenzia delle Entrate o il tuo commercialista per capire se ne hai diritto.
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